Piazza Martiri Partigiani 77, 41049 SASSUOLO (MO)

Bocche sane e sorridenti!

Via Guglielmo Marconi, 246 - 09045 Quartu Sant'Elena CA

Orari di apertura: Lun-Ven: 9:00 - 19:00 Sab: 09:00 - 14:00

Endodonzia

È la branca odontoiatrica in cui si lavora per prevenire od eliminare traumi infiammatori relativi alla parte più interna del dente detta polpa dentaria o “nervo”.

L’Endodonzia è la scienza medica, nell’ambito dell’Odontoiatria, che ha per oggetto i tessuti interni del dente, le patologie e i trattamenti correlati. Quando questi tessuti o i tessuti che circondano la radice dentale si ammalano o danneggiano a causa di carie o traumi, il trattamento endodontico permette di salvare il dente.
– Fonte: American Association of Endodontist http://www.aae.org

Si potrebbe dire che stiamo entrando nel “vivo del dente”.
Stiamo infatti alla cura dei canali interni alle radici, dove normalmente sono contenuti i nervi, le vene e arterie (la polpa dentaria). Quando questi tessuti si ammalano o subiscono danni a causa di carie o traumi, il trattamento endodontico riesce a salvare il dente.

IN CHE COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO ENDODONTICO?

Il trattamento endodontico (o cura canalare anche detto devitalizzazione o canalizzazione) consiste nella rimozione della polpa (nervo dentale) infiammata e infetta, presente all’interno del dente e per tutta la lunghezza delle radici, e nella sua sostituzione con un’otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare, previa adeguata detersione e sagomatura dei canali radicolari.

QUALE E' IL RISULTATO?

Il trattamento endodontico (o cura canalare anche detto devitalizzazione o canalizzazione) consiste nella rimozione della polpa (nervo dentale) infiammata e infetta, presente all’interno del dente e per tutta la lunghezza delle radici, e nella sua sostituzione con un’otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare, previa adeguata detersione e sagomatura dei canali radicolari.

CHE TEMPI RICHIEDE?

Il trattamento endodontico è ormai veloce anche per i molari, grazie alle nuove tecniche e alle moderne apparecchiature a disposizione. Le fasi operative sono le seguenti:

  • Anestesia locale per neutralizzare il dolore anche nei casi con polpa ancora sensibile
  • Ricostruzione provvisoria della corona dentale quando questa è molto distrutta, allo scopo di eliminare tutta la carie senza rinunciare alle pareti della cavità del dente (contenimento dei liquidi disinfettanti e aggancio del foglio di gomma isolante)
  • Isolamento del campo operatorio mediante la diga di gomma (mezzo imprescindibile per una buona riuscita della cura canalare) consistente in un foglio di lattice di gomma teso da un archetto e tenuto fermo da un gancio posto intorno al dente da curare o a un dente vicino.
  • Apertura della camera pulpare: accesso alla polpa attraverso una cavità preparata dal lato masticante del dente
  • Reperimento del o dei canali radicolari con l’ausilio di ingrandimenti ottici.
  • Misurazione della lunghezza di lavoro ossia di ciascun canale presente (da un riferimento sulla corona fino all’apice radicolare) mediante una radiografia e un localizzatore elettronico d’apice (la dose di radiazione assorbita nell’esecuzione di una radiografia ad uso odontoiatrico è minima).
  • Strumentazione dei canali mediante strumenti endodontici che asportano la polpa canalare,  contaminata dai batteri e sostanze infette, creando nel medesimo tempo una forma delle pareti adatta a una completa otturazione.
  • Lavaggi con ipoclorito di sodio, potente disinfettante, per ottenere un ambiente il più possibile pulito e asettico
  • Otturazione canalare mediante guttaperca, materiale plastico e modellabile con il calore, associato a un cemento canalare
  • Ricostruzione della corona
  • Controllo radiografico della fine della cura
  • Eventuale protesi fissa (corona o ponte)

QUANDO E' CONSIDERATO NECESSARIO?

Il trattamento é reso necessario da vari motivi:

  • Una carie chiama tutta colpa viva, situazione che rende necessaria una una devitalizzazione;
  • Presenza di una polpa morta (detta necrosi dentale) trauma trauma o per una vecchia otturazione profonda o ancora una carie penetrante presente da molto tempo. In questo caso si rende necessaria una terapia scanalare.
  • Presenza di un dente già individualizzato ma il modo incompleto per cui si rende necessaria una nuova cura canalare chi si definisce ritrattamento endodontico.

Negli ultimi due casi può essere presente un granuloma, cioè tessuto infiammatorio attorno all’apice della radice, O addirittura una cisti, che raccolta di siero o di pus o di tessuto flogistico infetto. Una terapia endodontica corretta é in grado di far guarire entrambe queste lesioni. Raramente, quando la guarigione non avviene, si deve ricorrere all’asportazione della punta della radice, (apicectomia) e del tessuto infetto per via chirurgica. Esistono altri casi in cui può essere necessario rivitalizzare un dente per necessità ricostruttive di protesi o per una eccessiva sensibilità agli stimoli termici (dolore al caldo o al freddo).

Si ringrazia la Società Italiana di Endodonzia per le informazioni sul trattamento endodontico qui citate. Fonte: https://www.endodonzia.it/cose-lendodonzia/